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Cosa significa interrogarsi oggi sul significato della scienza di Galilei a quattrocentocinquant'anni dalla sua nascita? Qual è la sua importanza per la filosofia moderna? Per rispondere a queste domande non basta soffermarsi sulle conseguenze teoriche o epistemologiche delle scoperte scientifiche del genio pisano. Più urgente filosoficamente è indagare come con Galilei l'analisi matematica del sensibile renda possibile un nuovo concetto di natura, e con questo un nuovo concetto di esperienza e di realtà e una nuova relazione tra fenomeni e intelligibilità. Non meno importante, e meno studiato, è il ruolo dell'immaginazione. Se la natura parla soltanto a chi sappia porle le domande giuste, Galilei è il maestro dell'immaginazione scientifica, cioè della capacità di vedere quello che altri non vedono e di andare contro quanto testimoniato dai sensi.